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ARPALAZIO esclude i Chimici dai concorsi per dirigenti

Ultimo aggiornamento Giovedì 28 Luglio 2022 18:19

ARPALAZIO esclude i Chimici dai concorsi per dirigenti. Insorge l’Ordine di Roma: “Scelta sciagurata. A rischio l’affidabilità delle analisi che i laboratori ARPA eseguono ogni giorno. Chi deve cancelli questo scempio”.

I bandi per i due concorsi pubblici di ARPALAZIO per altrettanti posti di Dirigenti ambientali, contrassegnati dalle determine 251 e 252 del 21 giugno del 2022, ledono la dignità dei Chimici professionisti che sono esclusi dalla possibilità di partecipare alla selezione.
Per l’Ordine dei Chimici e dei Fisici di Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise, quella di escludere i Chimici dai bandi è una scelta sciagurata, maturata all’interno degli organismi di governo di ARPALAZIO che danneggia una intera categoria di professionisti in contrasto con i principi costituzionali che prevedono pari dignità per donne e uomini che possono garantire servizi di qualità allo Stato e ai cittadini e moralmente sbagliata anche quando le norme generali sono legalmente rispettate.


L’ARPALAZIO non è nuova a queste scelte discriminanti per la categoria dei Chimici professionisti che quotidianamente garantiscono servizi al territorio anche quando l’Azienda di Protezione Ambientale, per molteplici problematiche, non è adeguatamente presente nelle situazioni di crisi e di grande pericolo per l’ambiente e i cittadini.
L’Ordine dei Chimici e dei Fisici di Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise, ritiene la scelta compiuta un atto punitivo nei confronti di una intera categoria, non rimarrà in silenzio rispetto ai contenuti discriminatori presenti nei due bandi e CHIEDE a tutte le forze politiche, ai vertici istituzionali regionali e alle altre organizzazioni professionali di cancellare lo scempio prodotto: oggi sotto scacco ci sono i Chimici. Domani potrebbe capitare di essere discriminati ad altre categorie. 
È vergognoso risolvere il problema del ruolo del dirigente sanitario in ARPA escludendo da tutti i concorsi i Chimici che si badi bene la Legge dello Stato inserisce a pieno titolo tra le professioni sanitarie. All’ARPALAZIO diciamo che non ci potrà essere nessuna transizione ecologica senza una attenta vigilanza e protezione dall’inquinamento che non contempli la consulenza diretta dei chimici.  
C’è una sorta di regressione sulle scelte delle varie Agenzie Territoriali di Protezione dell’Ambiente rispetto a quando erano in servizio dirigenti del calibro dell’esimio professor Sergio Facchetti che per conto dell’Organismo di Controllo dell’epoca per primo rilevò analiticamente le Diossine nel disastro di Seveso.

L’Ordine di Roma, con l’allora Presidente Fabrizio Martinelli, invano si era attivato in tutela dei propri iscritti, facendosi capofila di un gran numero di Ordini dei Chimici, in rappresentanza della maggioranza dei chimici italiani, per indurre la FNCF a rivedere la propria politica nei confronti di 
ARPA. Il problema, alla luce dei due bandi pubblicati da ARPALAZIO, si ripropone con maggiore forza rispetto al passato.

Vedremo come l’Agenzia potrà sostenere l’affidabilità del proprio operato quando non ci sarà più nessun Chimico Professionista responsabile delle analisi che i laboratori ARPA eseguono quotidianamente.

Se ne parlerà stasera su Tele Regione Lazio 118 nelle edizioni delle 20:15, 20:40, 23:30 e su Lazio TV 13 stasera alle 23:45 e domani su Tele Regione Lazio 118 alle ore 14:15, 15:15 e 16,15.

Di seguito il servizio andato in onda su TELEUROPA