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Nasce Accredia - Ente Unico di Accreditamento

NASCE L'ENTE UNICO DI ACCREDITAMENTO
In Italia nasce un organismo unico di accreditamento, per rispettare la scadenza europea del primo gennaio 2010: superati gli ultimi ostacoli, due decreti del ministero dello Sviluppo economico si avviano verso la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale».
I due provvedimenti mettono l'Italia in linea con l'Europa:
 

- uno stabilisce i requisiti dell'ente unico nazionale,
- l'altro conferisce questo ruolo ad Accredia, nato il 15 luglio 2009 dalla fusione di Sincert e Sinal, due strutture che già operavano per

l'accreditamento, rispettivamente, dei laboratori di prova e degli organismi di certificazione e di ispezione.
 

I due decreti danno attuazione alle nuove norme sull'accreditamento stabilite dal regolamento comunitario 765/2008, che si applica dal primo gennaio 2010, e dall'articolo 4 della legge 99/2009, varato dall'Italia lo scorso luglio per assicurare la «pronta applicazione» delle regole europee.
 

Il primo dei due decreti dà le indicazioni sull'organizzazione e sul funzionamento dell'organismo unico di accreditamento:
 

- definisce i criteri per le tariffe di accreditamento;
- disciplina le modalità di controllo da parte dello Stato e le modalità di partecipazione degli organismi di accreditamento, già designati per i vari settori dai ministeri competenti.
 

Il secondo decreto stabilisce Accredia come «organismo nazionale italiano di accreditamento».
 

Accredia è un'associazione di diritto privato, senza scopo di lucro, sarà autorizzata a svolgere attività di accreditamento, sia in ambito volontario e sia in quello cogente.
 

All’interno del regolamento che Accredia si è data non sono previste forme di riconoscimento in automatico. In ordine ai settori "regolamentati", il nascituro ente potrà operare solo su un formale ed esplicito mandato da parte delle amministrazioni competenti.
 

Con le recenti disposizioni, l'organismo unico deve essere disposto in modo da garantire che l'accreditamento stesso sia effettuato come attività di interesse pubblico, indipendentemente dal fatto che sia svolta su base volontaria od obbligatoria. L'ente unico deve essere fondamentalmente esente da pressioni ed ingerenze commerciali. Inoltre, c’è da precisare che tale ente di fusione non deve entrare in conflitto d'interesse con gli organismi di valutazione della conformità, ricorrenti all'accreditamento. Accredia essere obiettivo e imparziale, anche attraverso l'equilibrata ed effettiva partecipazione di tutte le parti interessate ai propri organi statutari. Per un efficace controllo da parte dello Stato, il decreto istituisce una commissione di sorveglianza composta da diversi rappresentanti, provenienti dai ministeri concertanti. Accredia si occuperà anche di taratura e di laboratori di prova per la sicurezza degli alimenti, settori prima gestiti rispettivamente dall'Istituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim) e dall'Istituto superiore di Sanità (Iss Orl), e più di recente dal Copa (Consorzio pubblico per l'accreditamento). I due principali soci e azionisti di quest'ultimo, Inrim e Iss, sono ora entrati in Accredia come soci promotori.
 

Di conseguenza, da gennaio 2010, in tutta l'Unione Europea, l'attività di accreditamento risulta essere una funzione di "pubblica autorità”. Lo scopo di Accredia è di mettere insieme le migliori competenze del paese nel sistema di accreditamento europeo, valorizzando il modello di sussidiarietà tra pubblico e privato.

 

Secondo le nuove disposizioni l'organismo unico – quando l'accreditamento sia previsto da norme di legge e prima di dotarsi di nuove strutture proprie per i settori di accreditamento in cui attualmente non opera – può instaurare forme di collaborazione con amministrazioni pubbliche e organismi già operanti nel settore.
 

Mediante convenzioni, protocolli d'intesa, o altre forme di collaborazione, l'organismo unico attribuisce alle amministrazioni pubbliche e agli organismi già individuati un ruolo adeguato e significativo nelle proprie strutture operative, avvalendosi, consensualmente, del loro personale e delle loro strutture, anche ai fini dell'emissione di certificati di accreditamento.
 

Federico Grazioli, Presidente di Accredia, ha ribadito in un’intervista al Sole 24ore:
 

“Il paese ha bisogno di efficienza, ma anche di una piena affidabilità delle certificazioni e dei rapporti di prova emessi sotto accreditamento. Sotto questo profilo, Accredia, come Sinal e Sincert, non farà sconti”.
 

Silverio Fioravanti